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La Psicologia Quantica è un nuovo indirizzo rispetto alla psicologia tradizionale, che introduce in questa materia diverse conoscenze multidisciplinari, tratte da altre scienze.
Grazie ai più recenti contenuti integrati forniti dalla fisica quantistica, dalle neuroscienze, dall’epistemologia ed appunto dalla psicologia formata su basi quantistiche, è oggi possibile mostrare in modo innovativo che la coscienza profonda dell’umano ha un’origine extramentale e non è un prodotto del cervello.
L’uomo inquadrato come sistema cibernetico, viene quindi considerato nelle sue unità costitutive organizzate funzionalmente, fra le quali spicca la presenza di un centro energetico infinitesimale intelligente-cosciente extramentale e premateriale, ulteriore rispetto al Sé mentale che vive invece grazie al cervello.
Nel testo si mostra come certe premesse di fisica quantistica, obbligano oggi a considerare un ordine di realtà energetica antecedente a quello materiale in cui viviamo, il quale genera quest’ultimo.
Le conseguenze sono di grande portata, poiché occorre ridefinire molti stereotipi culturali occidentali, circa la struttura interna dell’essere umano e circa il senso dell’esistenza che va rapportato al prima e al dopo di essa.
Materialismo, fede, ateismo, superstizione, fortuna ed i concetti di male, dolore e morte, vengono così reinterpretati in base ad una logica stringente, che rifacendosi ai dati della fisica più recente, nulla concede al romanticismo fantasioso delle religioni e al dogmatismo delle ideologie.
Altra conseguenza pratica, è che anche i sistemi di cura debbono cambiare, poiché le varie scuole di pensiero, che sono diventate degli apparati e che considerano l’umano in modo divisivo, ora sono costrette ad un radicale rinnovamento nel modo di concepire la vita umana ed a pensare la composizione interna del sistema Homo, nelle parti ulteriori che lo costituiscono.
Diventa pertanto imprescindibile un nuovo approccio integrato e multidisciplinare anche nella pratica clinica della psicoterapia mondiale.
Il testo pone dunque autorevolmente il problema dell’esistenza dell’Essere parmenideo, la questione ontologica fondamentale, la quale oggi riceve importanti conferme sperimentali, proprio da quella scienza che un tempo lo contrastava.
Il paradosso è che la religione, la quale potrebbe rendere più convincente la sua dottrina se la rinnovasse grazie alle nuove conoscenze, non s’avvede del cambiamento epocale ormai in atto nella società terrena, accelerando così il suo costante declino, insieme al nichilismo disperante della casta medica.
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