Da alcuni anni si va diffondendo sempre più la persuasione che, pensando positivamente, ci si possa procurare scontatamente il benessere psicofisico. Mostrerò come di per sé e preso alla lettera, il termine “Pensiero Positivo” non basti a questo scopo. Tantomeno se oltre al benessere psicofisico, si vogliano ottenere anche vantaggi del tutto materiali o il successo personale, attraverso la convinzione che in quel modo, un dato desiderio può venire esaudito.
Ma esaudito da chi? “Dall’universo”, ci viene risposto dai fautori della suddetta credenza, inteso come se esso fosse … un essere pensante (!).
Partendo da alcuni scritti del secolo scorso e da altri libretti più recenti come The Key (J.Vitale); “Chiedi e ti sarà dato”, “365 risposte per realizzare i tuoi desideri” (E.e J.Hicks) o “The Secret”, si è diffusa l’idea che pensando con intensità l’oggetto di un desiderio, lo si possa veramente attrarre a sé. Da qui il motto dell’autrice dell’ultimo succitato libercolo: “Chiedi, credi, ricevi”.
R. Byrne, una produttrice televisiva australiana, ha scritto The Secret dopo aver fiutato l’affare ispirandosi ad un precedente scritto dal titolo emblematico: “La scienza del diventare ricchi” di W.Wattles, un libriccino impregnato di bieco materialismo, banalizzazioni e superficialità, nel quale si poneva enfasi sul denaro, per l’importanza data ai beni materiali e per attirare la fortuna…(il titolo dice tutto).
In sintesi il Pensiero Positivo consisterebbe nel creare uno stato di positività interiore, per distaccarsi così dalle influenze negative procurate dai problemi quotidiani e dai vecchi schemi di pensiero condizionanti. Attraverso un’aumentata fiducia in sé stessi, si giungerebbe allo stato di benessere ed essendo coscienti dei propri pensieri, si potrebbe così intervenire su essi per modificarli creativamente. Qui però non stiamo parlando del pensare positivamente, inteso come l’ottimismo che può aiutare il comportamento di fronte alle difficoltà; in quell’altro senso si vuole ottenere molto di più.